Dopo il tour pausa dalla musica: per un po’ mi dedicherò alla alle mie start-up e alla famiglia”

Dopo il tour pausa dalla musica: per un po’ mi dedicherò alla alle mie start-up e alla famiglia”

Fedez, basta tour vado a Los Angeles

  • 09 aprile 2019
  • Musica
  • La Redazione

Parata di ospiti alla data milanese del tour di Paranoia Airlines di Fedez; assieme al cantante si sono esibiti sul palco del Forum Stash, Emis Killa, Dark Polo Gang, Tedua, Annalisa (presenti anche nella data di Roma del 5 aprile) più Noemi, presente solo a Milano. E ovviamente la moglie Chiara Ferragni, invitata sul palco durante "Favorisca i sentimenti". 

Quella del Forum era la penultima data: il tour si chiude con le esibizioni di Padova e Conegliano, 13 e 14 aprile. dopo 11 show.  Prima del concerto Fedez ha incontrato la stampa nei camerini e ha confermato l’intenzione di staccare per un po’ dalla musica. Come già paventato alla presentazione dell'album, il tour si ferma qua e non verrà esteso ulteriormente con date aggiuntive in estate (niente Arena di Verona) o “raddoppi”. “Non aveva senso fare altre date: sarò in America con la mia famiglia e sarei dovuto tornare apposta per fare questi concerti. Sto lavorando a molte cose complesse che spero si realizzino, mi dedicherò alle mie start up che seguo. Mi dedicherò anche alla musica ma senza l’ansia di uscire. La peggior cosa che puoi fare quando fai musica è avere una scadenza, dire ‘devo uscire entro il 2022’, non ha senso".

Nelle 12 date del tour, più di 60.000 spettatori. Quella di Fedez per il tour è una produzione complessa, in parte co-finanziata dallo  stesso cantante con la sua Newtopia, assieme al promoter Vivo. Ogni data è costata oltre 120.000€, racconta il promoter Clemente Zard, che spiega che il cantante è da solo ma il costo è più alto di uno show con la band. Fedez canta dentro un cubo di 4 schermi trasparenti mobili, che creano un effetto tridimensionale: “Abbiamo utilizzato un software, Backtrax, molto complesso. Ad un certo punto dello show i miei vestiti sono cablati, e le grafiche si spostano in base ai miei movimenti e posso interagire con le grafiche.  Non c’è DJ, non c’è band, ci sono io con le basi, come fanno gli americani. Sono partito dallo show di Travis Scott, l’idea di partenza dell’ologramma è di un DJ, Prize, che noi abbiamo trasformato”, racconta Fedez.


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