La città chiude con il segno "+" il suo anno tra festival ed eventi

  • 29 dicembre 2018

Settantadue giorni di programmazione dei festival in città, quasi 40 mila spettatori, 802 artisti totali coinvolti (tra cui 184 stranieri), 96 fornitori (service, ecc), 142 notti trascorse nei nostri b&b per oltre 1200 pasti nei nostri ristoranti e pub, più di 400 i servizi su siti, blog e Tv locali.

Sono questi i risultati, i numeri, illustrati ieri in conferenza stampa dal sindaco Michele Abbaticchio e dall’assessore al Marketing Rino Mangini, dell’investimento di “appena” 138 mila euro di cofinanziamento da parte del Comune per i 17 festival che tengono in attivo la città non solo nel periodo estivo, ma anche in quello invernale, destagionalizzandone l’offerta culturale.

Questi, in elenco, con il relativo volume di fatturato, di indotto sul territorio, a partire da costi in comunicazione e forniture di servizi (tipografie, strutture ricettizie, service e altro ancora): BITONTO BLUES (10 mila euro); www.Shakespeare (5 mila euro); Beat Onto Jazz (16 mila euro); Flatatùm (6 mila euro); Cantautori Bitonto Suite (18 mila euro); AssoDj (mille euro); Folklore (12 mila euro); Bitonto Opera Festival (3 mila euro); Bitonto Art Festival (2,500 euro); Bitonto Folk Festival (1,500 euro); Diritto in piazza (500 euro); Rock in lama (10 mila euro); Di Voce in Voce (2,500 euro); Le corti dei miracoli (3 mila euro); Del racconto il film (mille euro). E a questi c’è da aggiungere l’ancora in corso Viator e Ti fiabo e ti racconto.

«La nostra intenzione è quella di rendere questi festival autonomi e di fare in modo che aumentino il loro potenziale, in modo che restino in vita anche dopo la fine della nostra amministrazione – ha spiegato Mangini -. A questi bisogna aggiungere gli innumerevoli eventi di prossimità che devono fare il salto di qualità: stiamo pensando ad un bando, che uscirà a breve, con delle norme più stringenti. È anche in base a questo che dobbiamo selezionare e valutare la nostra offerta culturale». 

«Le iniziative come “Cortili aperti”, che crea notevoli segnali di progresso per più attori (studenti, associazioni, proprietari delle dimore, popolazione, turisti), i festival, la stagione teatrale, ci fa pensare che stiamo andando nella direzione giusta e che la gente si è innamorata della propria città – ha commentato il sindaco Michele Abbaticchio -. Ora, tra le prossime sfide, ci attende la riqualificazione del Torrione Angioino non solo come info point, ma anche come Galleria civica: con 500 mila euro di finanziamento Cipe sarà messa a punto una nuova illuminazione esterna, un sistema di protezione e videosorveglianza sulla terrazza, gli allestimenti interni musali. Tutto va verso un miglioramento generale dei nostri contenitori culturali».

Al buon nome della città ha contribuito anche la “nomination” a Capitale della Cultura Italiana per il 2020, soffiataci dall’amica Parma: «Il regista Giulio Base si era accorto della bellezza della nostra città, proprio grazie alla nostra candidatura – ha aggiunto il primo cittadino -. Spero che questa bella promozione ci possa essere d’aiuto anche in un’ottica puramente turistica». 

Proprio i dati sul turismo sono molto confortanti: «Registriamo un trend in aumento del 15% di presenze e arrivi in città (dato aggiornato ad agosto 2017, sulla base dei flussi 2016); dal 2012 l’aumento è del 240%. Si registra, per i 29 b&b e per l’unico hotel a Mariotto, una presenza annua di 18mila visitatori l’anno», ha concluso Mangini.


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