
Marco Masini accende Barletta: 35 anni di musica, emozioni e ribellione nel Fossato
“Questa carriera è un viaggio che mi ha fatto conoscere tanti cuori, tante anime”, ha detto il cantautore dal palco
- 28 luglio 2025
- Eventi
- Viviana Minervini
Una notte da ricordare, quella di domenica sera nel Fossato del Castello di Barletta, dove Marco Masini ha riportato sul palco trentacinque anni di carriera, di amori sussurrati e urlati, di rabbia che diventa canto, di malinconie condivise. Una platea gremita – dai fan di sempre, ormai adulti, fino ai giovanissimi che ascoltano le sue canzoni grazie ai genitori – ha fatto da coro a uno spettacolo che è stato viaggio, confessione e abbraccio collettivo.
Masini ha imbracciato il suo pianoforte e, tra giochi di luce e suoni pieni, ha costruito un medley emozionale che ha attraversato il tempo. “Disperato”, “Ti vorrei”, “Il niente”, “Principessa”, “Cenerentola innamorata”. Ogni brano era un tassello di un racconto unico, dove il filo conduttore è stato l'amore in tutte le sue forme: idealizzato, perduto, violento, salvifico.
Poi la voce si è fatta più ruvida, viscerale, quando è esploso il grido liberatorio di “Vaffanculo” – manifesto esistenziale per chi non ha mai smesso di lottare per essere sé stesso. Un urlo condiviso, catartico, che ha unito in un solo respiro il pubblico intero. Subito dopo, la dolcezza struggente di “Ci vorrebbe il mare” ha abbracciato tutti, come una carezza che consola dopo il pianto.
Masini non ha mai smesso di parlare anche a chi è più fragile, alle donne lasciate sole, a chi ha bisogno di voce e conforto. E lo ha fatto con la sincerità spigolosa che lo caratterizza da sempre.
Accanto a lui, una band affiatata e potente: Antonio Iammarino al pianoforte, Cesare Chiodo al basso e alla direzione musicale, Lapo Consortini con le sue ideazioni sonore, Stefano Cerisoli, Alessandro Magnalasche, e Massimiliano Agati alla batteria. Ad accompagnarlo le voci delle coriste Alice Spinelli e Chiara Calderale.
Il pubblico ha immortalato il concerto con centinaia di telefoni: qualcuno è riuscito persino a strappare una foto con Masini, riproducendo quella posa da poster che avevamo tutti nelle camerette.
Il tour, intitolato “’90 ’95 ’25 – Ci vorrebbe ancora il mare”, segna il ritorno in grande stile del cantautore toscano nei principali festival estivi d’Italia. E Barletta, grazie all’organizzazione firmata PDL Comunicazione&Eventi e al Comune di Barletta, ha ospitato una delle tappe più intime e potenti.
“Questa carriera è un viaggio che mi ha fatto conoscere tanti cuori, tante anime”, ha detto Masini, con la voce rotta e grata. E ieri sera, sotto quel cielo d’estate, erano centinaia i cuori che battevano insieme al suo.