Il Bitonto crea, spreca e disfa. La Fidelis ringrazia e passa il turno

Il Bitonto crea, spreca e disfa. La Fidelis ringrazia e passa il turno

Gli uomini di mister Taurino eliminati dalla Coppa Italia: decisivi i penalty dopo aver sciupato un doppio vantaggio

  • 26 agosto 2019
  • Sport
  • Redazione

PRIMO TURNO COPPA ITALIA SERIE D 

FIDELIS ANDRIA – BITONTO 7 – 6 d.c.r. (2-2 al 90’)

Reti: 31’ aut. Cipolletta, 46’ pt Lattanzio, 8’ st Palazzo, 45’ st Palumbo

Rigori: Amelio gol, Gava gol, Marsili gol, Cristaldi gol, Turitto gol, Porcaro parato, Merkaj traversa, Palazzo gol, Patierno gol, Petruccelli gol, Colella alto, Palumbo gol

 

FIDELIS ANDRIA: Belladonna, Zingaro (22’ st Catalano), Salimbè, Montemurro (22’ st Di Filippo), Porcaro, Cipolletta, Palumbo, Bedin (11’st Petruccelli), Arfaoui (11’ st Gava), Banegas (11’ st Cristaldi), Palazzo.

A disp. D’Andrea, Varriale, Muratore, Nannola. All. Favarin

 

BITONTO: Figliola, Terrevoli, Amelio, Marsili, Colella, Gianfreda, Lattanzio (19’ st Merkaj), Biason, Patierno, Loiodice (36’ st Turitto), Gagliardi. 

A disp. Zinfollino, Montrone, Schirone, Bolognese, Zaccaria, Piarulli, Palmisano. All. Taurino 

 

Arbitro: Tomasi (Lecce). Assistenti; Fedele (Lecce) e Cataneo (Foggia)

Ammoniti: Salimbè, Palazzo (FA), Gianfreda, Merkaj, Patierno (B) 

Espulsi: 15’ st Salimbè per doppia ammonizione, 

 

Termina al 1° turno l’avventura del Bitonto nella Coppa Italia di Serie D: al “Degli Ulivi” di Andria la Fidelis passa il turno superando 7-6 i neroverdi dopo i calci di rigori. Al termine dei tempi regolamentari è 2-2: dal dischetto decisivo l’errore di Colella, che spiana la strada alla qualificazione andriese. Grande rammarico per il Bitonto, che si fa raggiungere quasi allo scadere dopo un doppio vantaggio maturato nella prima frazione e con la superiorità numerica di un uomo per tutta l’ultima mezzora di gioco. 

Mister Taurino deve rinunciare nel riscaldamento, causa un problema muscolare, a capitan Montrone: al suo posto dentro Colella e in panchina subentra Lomasto. 3-5-2 di partenza per il tecnico leccese, con Figliola tra i pali; linea di difesa Gianfreda – Colella – Amelio; centrocampo con Terrevoli e Gagliardi esterni, Biason – Marsili – Loiodice nel mezzo; in avanti il duo Patierno – Lattanzio.

L’Andria di Favarin risponde con un 4-2-3-1 che vede Belladonna in porta; Zingaro – Cipoletta – Porcaro – Salimbè in difesa; Bedin e Montemurro a centrocampo; Arfaoui – Banegas – Palumbo dietro l’unica punta Palazzo, bitontino ed ex di turno come l’andriese Lattanzio. 

Parte aggressiva la Fidelis Andria, che prova ad attaccare un Bitonto che dal canto suo cerca di sviluppare la sua manovra. I padroni di casa sono protagonisti del primo episodio degno di nota del match: la punizione dalla distanza di Banegas, all’8’, termina sul fondo. Il match poi vive una lunga fase di studio: il Bitonto manovra e cresce col passare dei minuti, prendendosi il centrocampo e iniziando a guadagnare metri su metri; l’Andria risponde con rapide ripartenze, però infruttuose. Si arriva così al 31’, il minuto del vantaggio ospite: punizione tagliata di Marsili quasi dal vertice sinistro dell’area di rigore, deviazione in area di rigore di Cipolletta, che di testa manda la sfera nella propria porta, alle spalle del suo portiere Belladonna. Esulta Marsili, festeggia il Bitonto per lo 0-1

Reazione Fidelis con la conclusione alta, dal limite, di Palumbo, ma è il Bitonto ad avere in mano il match in questa fase. E sale in cattedra proprio uno degli uomini più attesi del match, l’ex di turno e andriese doc, Riccardo Lattanzio: prima ci prova al 41’ dal limite, tiro deviato in angolo da un difensore; poi al 46’, primo dei tri minuti di recupero, trova il raddoppio neroverde. Rilancio profondo di Figliola dalla propria porta, Patierno viene spintonato nel cerchio di centrocampo, la sfera però passa e arriva a Lattanzio, che vince il duello fisico con Porcaro e trafigge con una botta violentissima l’incolpevole Belladonna. 0-2 Bitonto, non esulta Lattanzio, nella sua città natale di vita. Sempre l’attaccante numero 7 ha la grande chance per il tris Bitonto un minuto dopo, in una fase di totale sbandamento della retroguardia federiciana: liberato sulla destra, in area di rigore, salta un uomo e conclude al volo trovando la risposta prodigiosa in uscita di Belladonna che evita così guai peggiori e tiene in vita i suoi. Al riposo si va col Bitonto avanti 2-0.

La ripresa parte con l’Andria che prova a premere per riaprire il match. E ci riesce al 53’: azione sulla sinistra, cross al centro, la tocca Amelio di testa, la palla rimane lì e Palazzo al volo è il più lesto di tutti a coordinarsi e concludere, battendo Figliola per l’1-2. Si rianima l’Andria, con mister Favarin che getta nella mischia Petruccelli, Gava e Cristaldi, aumentando così la trazione offensiva dei suoi. Ma all’ora di gioco i biancazzurri restano in dieci uomini: Salimbè, già ammonito, strattona Patierno involato verso l’area avversaria. Secondo giallo e rosso. Prova il Bitonto con Amelio, la sua punizione è di poco lontana dallo specchio andriese.

Cambia anche mister Taurino: dentro Merkaj per Lattanzio, che esce tra gli applausi della sua gente. L’Andria ci prova al 65’ col neo entrato Gava, cross dal vertice sinistro dell’area di rigore che diventa un tiro velenoso, che scheggia la traversa a Figliola battuto e termina sul sfondo. Risposta Bitonto, in una seconda metà di ripresa di assoluto dominio neroverde: gli uomini di mister Taurino costruiscono una quantità notevole di occasioni gol, che non vengono sfruttate a dovere. Poco cinismo che alla lunga sarà pagato a caro prezzo. 73’, Patierno dal limite, filtrante per Loiodice, che spalle alla porta prova la rovesciata, bloccata da Belladonna. Un minuto, angolo di Loiodice dalla destra, tagliato al centro dell’area, arriva Gianfreda che però non trova il giusto impatto con la sfera, bloccata a terra dal portiere biancazzurro. Superata la mezzora, Loiodice prova la giocata personale, si accentra da sinistra, arriva fino al limite dell’area di rigore, conclusione centrale parata a terra da Belladonna. Ultima azione per il fantasista barese, al suo posto dentro Turitto.

Si fa vedere Merkaj all’85’, tiro a giro dal limite dell’area di rigore che non inquadra lo specchio. Un minuto dopo l’occasione migliore per il tris: Terrevoli recupera sulla trequarti, Biason lo lancia sulla destra, il giovane esterno barese entra in area di rigore, diagonale che si stampa sul palo alla destra di Belladonna. Il Bitonto prova ancora a chiuderla all’87’, Biason pesca Patierno in area di rigore sulla sinistra, controllo e tiro sull’esterno della rete. 

Tante, troppe opportunità sprecate per chiudere la partita e che graziano una Fidelis che poi trova il pari al 90’: tiro di Petruccelli dalla distanza, la sfera sbatte su Gianfreda e arriva fortuitamente a Palumbo, libero sulla sinistra, tiro a giro e palla che supera Figliola. È 2-2, Bitonto che paga ancora una volta uno sfortunato rimpallo ma merita applausi la conclusione balistica di Palumbo. 

Nel recupero non accade null’altro. Si va dunque ai calci di rigori, e anche qui il Bitonto paga dazio: ad Amelio e Marsili rispondono Gava e Cristaldi; Turitto fa 3-2 e Figliola tiene il vantaggio con un grande intervento su Porcaro; Merkaj coglie la traversa e fallisce l’allungo, ne approfitta Palazzo per ristabilire l’equilibrio, mantenuto poi dalle reti di Patierno e Petruccelli. Si va ad oltranza ed è decisivo l’errore di Colella, che spara oltre la traversa: l’Andria passa il turno grazie alla rete di Palumbo, con Figliola che intuisce la traiettoria, tocca ma non quanto basta per evitare la rete. Termina qui dunque la Coppa Italia del Bitonto ed ora testa solo ed esclusivamente al campionato: domenica si parte da Francavilla in Sinni contro i rossoblu di Lazic. Facendo tesoro delle tante cose buone della gara di Andria e migliorando le piccole sbavature. Perché nonostante l’eliminazione, i segnali da questa notte di Coppa sono assolutamente positivi.


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