Presunta combine Picerno-Bitonto, emergono dettagli e confessioni che alleggerirebbero posizione società

Presunta combine Picerno-Bitonto, emergono dettagli e confessioni che alleggerirebbero posizione società

Tutti in attesa di Lunedì 31 agosto, il giorno più importante della storia del calcio bitontino

  • 26 agosto 2020
  • Sport
  • Antonio Gargano

Lunedì 31 agosto sarà il giorno più importante della storia del calcio bitontino.

Il Tribunale della Figc, infatti, sarà chiamato ad esprimersi sul pasticciaccio brutto, e ormai purtroppo noto, di Picerno-Bitonto dell'ultima giornata della stagione 2018/2019. L’udienza di dibattimento è fissata per le 11.

L’attesa è spasmodica nella città dell’olio, equamente divisa tra chi predica ottimismo e chi vede tutto nero.

Nonostante la società continui a trincerarsi nel silenzio, dalle voci di corridoio e, soprattutto, dalle carte in mano ai giudici che saranno chiamati a decidere, inizierebbero ad emergere dettagli importanti che potrebbero in parte scagionare il sodalizio del Presidente Rossiello e salvare la serie C, categoria meritatamente conquistata sul campo.

Sarebbe arrivata qualche giorno fa, infatti, la clamorosa confessione di 4 calciatori coinvolti che avrebbero confermato la combine dichiarando di aver agito all’insaputa della società neroverde. Società su cui pende l’accusa della Procura Figc di "responsabilità diretta e oggettiva" e che, è bene ricordarlo, risulterebbe coinvolta attraverso il Presidente Francesco Rossiello e il segretario Paolo D’Aucelli solamente per la parte sportiva e non della procura penale.

Nel lungo carteggio della Procura di Bari, infatti, non esiste alcuna traccia di un coinvolgimento diretto del Presidente e del Segretario. Non una telefonata, non un commento. Nulla. A spingere la Procura Federale Figc ad accusare direttamente la società sarebbero solamente un paio di conversazioni telefoniche tra due calciatori, una per ciascun protagonista, in cui Presidente e Segretario sono rispettivamente nominati, per aspetti tutt’altro che riferibili certamente, oltre ogni ragionevole dubbio, alla combine. Ergo, nella vicenda vi entrerebbero solo indirettamente.

Non dovrebbero incidere sulla posizione della società le accuse (anche queste pare tutt’altro che chiare e schiaccianti, ndr) al dg Nicola DeSantis, che all’epoca dei fatti, nella stagione 2018/2019, era ancora tesserato come calciatore.

Non resta che attendere, dunque, lunedì 31 agosto, con la società neroverde che confida sulla sua difesa chiara, solida e ben organizzata.


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