Settima edizione per "Le corti dei miracoli"

  • 17 settembre 2019
  • Nicola Vacca

Ancora un appuntamento con il "Cenacolo dei poeti" in occasione della Bitonto Estate rete dei festival.

 Il Torrione Angioino il 14 settembre è stata la location ideale per la settima edizione del festival della poesia "Le corte dei miracoli", dove I' associazione ha promosso la divulgazione dell'arte della poesia , non legandolo a nessun tipo di canone classico ma anzi diversificandolo in stile pop-rock.

Molti i partecipanti alla serata che hanno gremito Il Torrione , ma soprattutto la bellezza dell' evento è stata legata al fatto che tanti hanno raggiunto la nostra città dai paesi limitrofi proprio per far capire quanto la poesia unisce.

Durante l'incontro tutti i partecipanti hanno declamato i loro versi attraverso sensazioni dettate dall'anima e dal cuore, che hanno raggiunto anche i ragazzi del Conservatorio che con le loro note e i loro strumenti hanno avvalorato ancora di più l'arte poetica.

Importanti anche le parole del presidente Pasquale Rienzo «Provare a scrivere una poesia - continua - non è altro che provare a leggere la nostra anima, la nostra mente, saper ascoltare la voce del nostro io interiore, saper percepire le nostre emozioni e sensazioni, saper sognare, riuscire ad essere "grandi" pur amando le piccole cose. "Fare poesia" è guardare la realtà con occhio diverso, con sensibilità e profondità di sentimenti, è esprimere ciò che si prova con un linguaggio mediato dall'arte della scrittura in versi».

«Con il linguaggio poetico - aggiunge Rienzo - si impara ad usare la fantasia con la quale possiamo modificare la realtà a nostro piacere.Con la poesia si impara a creare qualcosa di bello e si impara ad apprezzare quello che di bello ci propongono gli altri. Si scrive di getto quando si vivono emozioni forti in positivo o in negativo, quando invece la vita scorre tranquilla la vena poetica sembra in letargo. La poesia - conclude - è un atto creativo con il quale si vuole manifestare in versi una determinata visione del mondo».


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