Cammino neroverde. Forcing Bitonto, in vetta a suon di record

  • 26 aprile 2020
  • Nicolangelo Biscardi

Doveva essere primato solo per una notte, è diventata una cavalcata lunga cinque mesi. Il Bitonto sale in vetta nell’anticipo col Taranto e vi resta anche dopo i risultati della domenica. La prima difesa del primato passa, il 27 ottobre, dal “Fanuzzi” di Brindisi: l’alchimista Taurino è il grande ex, soffre in tribuna, legge perfettamente la partita, i suoi ragazzi sono cinici, sornioni e si impongono per 3-0. Turitto viene atterrato in area di rigore, Patierno è implacabile dal dischetto. Poi c’è la prima gioia per Piarulli, che riceve un filtrante delizioso di Biason, anticipa l’uscita del portiere avversario ed insacca il 2-0 sotto il settore ospiti, in visibilio. Doppio vantaggio attorno alla mezz’ora. Nella ripresa il Brindisi prova la reazione, costringe il Bitonto all’uomo in meno causa l’espulsione di Gianfreda ma non c’è storia. Ed anzi, Biason illumina ancora una volta, Patierno scappa via e fa tris in contropiede. Kikko lascia il posto a Merkaj e il “Fanuzzi” gli tributa una splendida standing ovation. Un successo nel successo.

Il Bitonto va, e continua a farlo anche nella battaglia contro il Casarano di inizio novembre. Al “Città degli Ulivi” è partita da amarcord, col ritorno da avversario di mister Pasquale De Candia, il tecnico che tante emozioni ha regalato a Bitonto nei suoi primi due anni in panchina da capoallenatore. Le serpi salentine sono avversari temibilissimi, ma il Bitonto ci mette cuore, forza difensiva e ha dalla sua anche un pizzico di fortuna. Il Bitonto parte forte, meriterebbe il vantaggio, rischia di andare sotto, ma poi Turitto pesca il jolly con una botta al volo da fuori area: è 1-0 neroverde, primo gol stagionale per l’esterno barese. Nella ripresa, il Casarano reagisce, ma emerge ancora la forza difensiva dei neroverdi, che concludono la loro sesta partita consecutiva senza subire reti. Fare gol al Bitonto inizia ad essere difficile per gli avversari.

Il trend positivo prosegue anche in Salento. A Nardò gara degli ex: Taurino e Patierno, su tutti, vengono accolti da fischi e polemiche, ma sono loro due gli uomini copertina di un altro successo netto, rotondo, inequivocabile. Taurino fronteggia benissimo qualche acciacco difensivo, legge alla perfezione le insidie del terreno di gioco; e poi c’è Kikko, che con una tripletta mata il toro neretino. Un’altra grande prova di forza del Bitonto, che irradia una luce accecante ed abbagliante. È allungo in classifica, +4 sulla seconda. Il sogno inizia a prendere corpo.

Terminato il filotto dei derby pugliesi, il Bitonto ospita al “Città degli Ulivi” il Grumentum, compagine lucana della Val D’Agri. Una partita che passerà alla storia per la sua anomalia: il 17 novembre si giocano i primi 55 minuti, che terminano sullo 0-0. Sulla città dell’olio infatti si abbatte un violento nubifragio, che diventa sempre più copioso durante l’intervallo. Alla ripresa delle ostilità nella seconda frazione di gioco, la terna arbitrale prova a far giocare su un acquitrino per dieci minuti, prima di decretare l’inevitabile sospensione. Il nuovo regolamento costringe a riprendere la gara dal momento della sospensione: il Bitonto dovrà cercare l’impresa in appena 35 minuti, che si disputeranno mercoledì 27 novembre.

Prima però c’è la trasferta ostica di Sorrento: inizia il mal di Campania per il Bitonto, che vede pure interrompersi a quota 880 minuti l’imbattibilità della sua porta: il record viene violato dalla punizione di Herrera, che pareggia al 78’ la rete del vantaggio bitontino siglata da Turitto dieci minuti prima. Il Bitonto – sotto la pioggia – non sfrutta però l’uomo in più e nel finale spreca una clamorosa occasione per fare bottino pieno. Al fischio finale è 1-1, il Bitonto scivola al secondo posto a -1 dal Foggia. Prima del recupero col Grumentum e dello scontro diretto contro i rossoneri di Corda. Per una settimana da cuori forti.


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