Covid, la Puglia è zona gialla. Più restrizioni nelle feste

  • 08 dicembre 2020
  • Loredana Schiraldi

Da ieri la nostra città e l’intera Puglia sono in zona gialla. Posizione che si traduce quindi in meno restrizioni.

I parametri, creati dal Comitato tecnico scientifico, hanno individuato la nostra regione come area a basso rischio, nonostante l’elevato numero di positivi e di decessi.

La Puglia è infatti tra i territori italiani con il più alto tasso di contagi. A preoccupare sono soprattutto le province di Bat e Foggia e alcuni comuni murgiani, per cui il governatore Emiliano intende chiedere al ministro Speranza il ripristino della zona arancione.

Non rosea appare anche la situazione nella nostra città. Gli ultimi dati, forniti dal sindaco Michele Abbaticchio, raccontano di 404 positivi, di cui 360 a Bitonto, 24 a Mariotto e 20 a Palombaio.

Altri 64 concittadini sono poi in isolamento. Tra questi 37 sono negativi e 27 in attesa di tampone.

“Oggi e domani saranno giorni importanti per le nostre famiglie -  ha dichiarato il primo cittadino -. Lo siano in armonia con il sentire regilioso, anche dal punto di vista dei comportamenti”.

La zona gialla, infatti, ci regala sicuramente più libertà, che dovremo imparare a gestire per scongiurare l’aggravarsi della situazione Covid e nuove ondate.

Le principali novità consistono nella possibilità di spostarsi dal comune di residenza senza autocertificazione e nella riapertura di bar e ristoranti. Si potrà infatti consumare al bancone o ai tavoli sino alle 18. Dopo quell’ora, invece, le attività potranno effettuare solo l’asporto sino alle 22 e il servizio a domicilio senza limiti d’orario.

La chiusura dei negozi, invece, sino al 6 gennaio, sarà fissata alle ore 21.

Resta il coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino, che nella notte di San Silvestro verrà prolungato sino alle ore 7.

Per le festività natalizie, infatti, le nuove disposizioni conosceranno uno stop o verranno introdotte nuove restrizioni.

Il dpcm, firmato giovedì scorso dal premier Conte, impone infatti la quarantena obbligatoria per chi rientra dall’estero e vieta gli spostamenti tra Regioni dal 21 dicembre al 6 gennaio e quelli tra Comuni nelle giornate del 25 e 26 dicembre e del 1° gennaio.

La logica è appunto cercare di evitare ritrovi di parenti e amici.

Il Governo ha infatti fortemente raccomandato di non ricevere in casa non conviventi, soprattutto in queste occasioni. Anche nei ristoranti, che in zona gialla saranno aperti a pranzo, potranno sedere allo stesso tavolo massimo 4 persone non appartenenti allo stesso nucleo familiare.

Saranno assolutamente proibiti i veglioni, anche negli hotel. Vietato sciare o andare in crociera fino al 7 gennaio.

Stessa data ipotizzata anche per il rientro a scuola in presenza.

Alle disposizioni nazionali, si aggiungono anche quelle comunali.

Nonostante la contrarietà del sindaco ad allentare le misure restrittive, da domani, la villa tornerà a riaprire i battenti sino alle ore 21.

Intanto a Palazzo Gentile si lavora anche per aiutare le attività e i cittadini che sono stati messi in ginocchio dalla pandemia e dalla crisi che essa ha comportato.

Mercoledì sarà portata all’attenzione del consiglio comunale la variazione di bilancio per accertare i fondi distribuiti da Roma per i buoni pasto. Dopo 10-15 giorni, sarà quindi pubblicato l’avviso per poterne fare richiesta, questa volta presumibilmente per via telematica. In cantiere anche il bando per i buoni spesa.

Si sta concludendo invece la procedura per erogare i contributi alle attività colpite, che hanno partecipato al primo bando pubblicato un mese fa. 

 

Il segretariato sociale rimane comunque attivo per i soggetti ancora più fragili. Una linea telefonica è stata inoltre dedicata ai cittadini in quarantena o in isolamento per poter ricevere informazioni, aiuti o supporto psicologico.


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