Festival della poesia, le emozioni e l'innovazione della decima edizione

  • 05 settembre 2022
  • Carmen Toscano

"La bellezza salverà il mondo", diceva Fedor Dostoevskij, ma anche la poesia farà la sua parte. È questo il messaggio che il Cenacolo dei poeti ha lanciato quest'anno  nel corso del festival della poesia. È stata una decima edizione ricca di sorprese, tra musica, teatro, percorsi sensoriali, passeggiate alla riscoperta di Bitonto,  laboratori e reading letterari dedicati al grande Pierpaolo Pasolini. Tra le novità, la sua durata pari a ben 7 giorni.

Tanta la soddisfazione del direttore artistico del festival Pasquale Rienzo che è riuscito nell'intento di avvicinare i giovani al proposito di guardare la città nelle sue mille sfaccettature puntando alla sua valorizzazione. 

Al termine degli appuntamenti, dal 28 agosto al 3 settembre scorso, il cenacolo dei poeti ha raccolto un racconto che ha visto i ragazzi del liceo scientifico artistico Galileo Galilei impegnati nel leggere, guardare e ascoltare quello che vicoli, corti, beni architettonici e persone potessero trasmettere nella loro essenza. Questa esperienza ha permesso loro di comprendere come la poesia possa nascondersi in un profondo sentire in cui la sensibilità del singolo è maestra. Meraviglia, creatività, partecipazione e voglia di mettersi in gioco sono stati i punti di forza dei ragazzi. E questo permette di dire che partecipare al festival è stata una grande occasione di formazione. 

Riuscendo ad ascoltare in silenzio e scoprire se e l'altro, gli studenti del Galilei hanno dimostrato la loro brillante sensibilità. 

La poesia è stata per loro matita di disegno di una nuova città. 

La bellezza di Bitonto, allora, è ancora salva grazie a manifestazioni culturali come queste.

 A confermarlo il giornalista e scrittore Valentino Losito che insieme alla ricercatrice e docente Silvana Kuhtz ha chiuso la decima edizione del festival nella meravigliosa cornice dei giardini pensili. Complice del successo anche di quest'ultimo appuntamento, la possibilità di coniugare la bellezza panoramica della città, l'arte, la poesia e la musica di Susanna Crociani e Marco Malasomma. I due artisti hanno tenuto un concerto sensoriale, Malasomma ha ammaliato il pubblico con suoni elettronici trasmessi con registrazioni ambientali e la Crociani suonando il suo sassofono.


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