Il Bitonto batte ai rigori (5-6) il Casarano e passa il turno in Coppa

  • 03 novembre 2021
  • Mario Sicolo

In ossequio alla sua personalissima dottrina periclea, per il cimento di Coppa Italia mister Claudio De Luca opera un'ampia turnazione fra i suoi uomini, per far rifiatare i più impiegati, far recuperare gli acciaccati e massime per motivare chi ha visto più la panca che il prato finora. E così esordisce a guardia dei pali l'under Martellone, protetto da Petta e Colella, gli imberbi Radicchio e Guarnaccia scalpitanti rispolverano gli scarpini, torna l'ammirato Piarulli al fianco di Sasà D'Ancora nel cuore della manovra, classe e fantasia di potere col facitor di gioco Montinaro e il fantasista tascabile Taurino, alle spalle del capitano. Matias Calabuig risponde con D'Ancona in porta, Tordini e Greco ad arginare gli avanti ospiti, Meduri e Atteo a dirigere con eleganza il fraseggio, Maraschio ad inventare per il temibile Santarcangelo. Va detto subito che fiacca sarà la pugna ed innumeri i momenti di stanca. Minuto 19: Montinaro inebria di finte i mastini rossazzurri e scocca un sinistro insidioso da fuori area: blocca D'Ancona. Quattro minuti e parabola magica di Meduri che per poco non affattura i leoncelli.

A 5' dall'intervallo ancora il regista becca Lattanzio in area che stacca e inzucca senza costrutto.

Nella ripresa, se possibile, i ritmi si fanno ancora più flebili. Si traccheggia, più che pedatare 

Poco prima della mezz'ora destro di Tedesco dai 20 metri pretenzioso

Piazzato arcuato di Montinaro al 32' che muore sull'esterno della rete. Sessanta secondi e contropiede vertiginoso dei bitontini, frettolosa botta di D'Anna. Al 36: mancino maligno di Montinaro, D'Ancona si tuffa gattesco e neutralizza il cuoio in due tempi. Poco dopo, prodigio di Martellone su conclusione ravvicinatissima di Santarcangelo. Al primo minuto di recupero, sinistro sporco di Coria, malinconicamente sul fondo. Sarà, dunque, la roulette dagli undici metri a decidere le sorti del match e della qualificazione.

Nella cosiddetta lotteria dei rigori, la spunta la compagine di De Luca, che riemerge vincente dall'altalena di emozioni dopo il destraccio inguardabile di Tedesco, la carambola mozzafiato fra i pali di Biason, l'eunuca raffinatezza di Guadalupi, il volo di Montoya sul penalty di Rimoli, il guizzo di Martellone su Rizzo, il collo centrale e sicuro di Petta, e, infine, la traversa inutilmente frantumata da Greco. Che sia l'anno fortunato, questo per i neroverdi?


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