Il Bitonto batte all'ultimo respiro il Molfetta e continua ad inseguire il Cerignola

  • 13 febbraio 2022
  • Mario Sicolo

Più dell'ultimo respiro. Una fatata necessità. Qualcosa di misterioso che, in un istante incantato, ha affratellato tutti: i tifosi che mai hanno smesso di cantare inni di gloria e che ancora incitavano speranzosi, i dirigenti silenziosi con gli sguardi un poco accigliati, persino chi popolava col fiato sospeso la tribuna stampa: tutti lì, accanto ad Onny Turitto, forse addirittura dentro lo scarpino che rabbioso ha scaraventato il cuoio sotto la traversa da pochi metri al 95' di Bitonto Molfetta, segnando il destino di un match che sembrava già beffardamente scritto. Per legge periclea, mister Claudio De Luca turna ancora una volta i suoi e ripresenta fra i pali Lonoce, ansioso di riscatto proprio come tutti, Guarnaccia e l'esordiente dal primo Lacassia bitontino doc, Lanzolla e Petta consueta Maginot, jolly Piarulli e il monumentale Addae nel mezzo, l'ubiquo Lattanzio, l'acuto D'Anna e il fantasista tascabile Taurino alle spalle di bomber Santoro.

Bartoli risponde con Viola in porta, difesa a tre con Pinto, Panebianco e Lobjanidze; in mediana Giambuzzi, Monaco, Guadalupi e Fedel, duo di ex davanti Genchi-Pozzebon. Dopo le solite schermaglie incipitarie, al 10' piazzato arguto dell'11 ex Fermana e Viola si distende e blocca. Minuto 21': Lacassia cerca Ricky al limite che stoppa e disegna una rovesciata stupefacente che l'estremo disinnesca volando.

Poco prima della mezza, D'Anna lanciato dal capitano viene uncinato da Viola in uscita: rigore. Dagli undici metri, gracile mancino del puntero andriese, il portiere molfettese respinge, D'Anna a pochi centimetri calcia incredibilmente fuori. A sessanta secondi dall'intervallo, il vantaggio meritato dei neroverdi, su rinvio incerto altrui, staffilata sfolgorante di Taurino nel sette e Viola battuto imparabilmente. Si riprende e al sesto ancora lavoro per il portierino su un cross robusto da destra di Santoro.

Tre minuti e rimessa chilometrica di Giambussi, incornata di Panebianco e Lonoce controlla sicuro. All'ottavo collo pieno di Giambuzzi e arpiona ancora il pallone il goalkeeper ex Juventus. Minuto 19: D'Anna dipinge per Santoro inzuccata un poco accademica, riflesso impeccabile di Viola. Slalom inebriante dell'attaccante di San Giovanni Rotondo che la difesa mura disperata. Addae scontorna un'aureo corridoio per il furetto magico, ma Viola stoico lo anticipa.

Un giro di lancette e pari inaspettato: traversone di Guadalupi, torre di Genchi, assist di Kordic e volee di Fedel troppo angolata per Lonoce. A sei dal termine, Kordic si invola a sinistra, rasoterra per Giambuzzi che spara a lato. Infine, il miracolo corale dei cambi dell'allenatore e di in intera città: corner di Manzo, Santoro scodella al centro, Iadaresta tenta la zampata, ci prova Lanzolla in scivolata, Monaco respinge disperato dinanzi alla riga bianca, risolutivo il mancino tonitruante di Onny che fa esplodere di pazza felicità il Città degli Ulivi.


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