Il Bitonto sfata il tabù "Città degli Ulivi" e batte il S. Giorgio per 2-1

  • 10 ottobre 2021
  • Mario Sicolo

Il Bitonto vince ancora e mostra il suo volto più fascinoso, compatto e tetragono, confermando come si vada consolidando l'afflato corale del gruppo, al di là del valore tecnico incontestabile. Dunque, mister Claudio De Luca sul prato zuppo d'acqua del "Città degli Ulivi" conferma l'undici che aveva sbancato con merito il "Poli" molfettese e mette a guardia dei pali Lonoce, protetto dagli insuperabili Lanzolla e Colella, in mediana il signore di centrocampo Manzo ed il gladiatorino invitto Mariani, lo straripante Triarico, D'Anna e capitan Lattanzio a sostegno del letale Santoro.

Nicola Romamiello, nuovo allenatore del S. Giorgio a Cremano, patria dell'indimenticato genio della comicità poetica e surreale Massimo Troisi, presenta una formazione fiera e tenace, dall'atteggiamento aperto e leale, che vale più dei due miseri punticini in classifica, e mescida con saggezza gioventù ed esperienza con Cassese e Autieri dietro, Navas e Di Pietro a menar le danze, il quasi immarcabile Mancini con Varela e Raiola davanti. Gli ospiti si prendono l'incipit del match con due occasioni.

Al 4' capocciata perfida di Varela, salda la presa di Lonoce. Centoventi secondi e mancino rasoterra di Raiola, ancora impeccabile l'estremo di casa. Al quarto d'ora, il vantaggio neroverde: Ricky imbecca D'Anna che dribbla la sua sentinella e crossa, il puntero andriese spizza la sfera, che viene toccata da Cefariello, il piedino di Santoro è predace e insacca. Minuto 24: Mancini coglie l'attimo fuggente e fuffa il cuoio a Kanoute che ingenuo lo stende, dal dischetto Di Pietro spiazza Lonoce. Triangolo chilometrico e perfetto fra l'attaccante andriese e l'ala salentina al 36', il piattone del primo sfiora la traversa. Due minuti e consueta parabola acconcia di D'Anna, incornata nell'angolo di Santoro, Bracaccini di Macerata cancella il gol ma non i dubbi. A 5' dall'intervallo, altra inzuccata, del 9 stavolta però, a lato di un soffio. Nella ripresa, il leone ruggisce ancor di più, se possibile, dopo il bolide di Raiola dai trenta metri disinnescato dai guantoni di Lonoce. Al 4' l'esterno sinistro serve Triarico, sponda per Manzo che calcia a giro ma non troppo, il portiere campano si rifugia in corner.

Ancora un paio di minuti e nel pieno di una mischia il tiro di Kanoute viene contrato da Mercorella e si fa innocuo. Poi, sul sinistro di Lattanzio va in affanno il goalkeeper sangiorgese che pure si salva. Al decimo Manzo pennella per l'irresistibile indemoniato Triarico, palla invitante per Santoro che incredibilmente schiaccia fuori. Il punto del successo al 20': il fantasista bonsai immaginifico Taurino viene trebbiato sulla trequarti, Colaci s'inventa un destro beffardo, il palo offre un assist lucente per Triarico che doma la sfera e segna. Poco dopo, tocca a lui scodellare per Santoro che artiglia in mezza girata, Cefariello guizza e respinge.

A tre dalla mezza, su pallone spiovente dalla bandierina, Colella in fuga offensiva si esibisce in una rovesciata teatrale ma poco efficace. Insomma, la corazzata neroverde è sempre lì, ad una incollatura dalla vetta e non vede l'ora di salirci su.


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