“LA LUCE DELLA STELLA, IL VIAGGIO DELLA VITA”, il presepe vivente chiude le festività natalizie

  • 12 gennaio 2020
  • Nicolangelo Biscardi

Tre giorni di rappresentazione, circa centottanta figuranti impegnati, tre comunità parrocchiali coinvolte, decine e decine di visitatori e curiosi in fila per entrare in una location suggestiva, che riapre al pubblico dopo tanti anni. 

Questi sono i numeri e le curiosità del presepe vivente dal tema “La luce della stella, il viaggio della vita”, organizzato congiuntamente dalle parrocchie del Santissimo Sacramento, San Leucio e Santa Caterina, e che si è tenuto dal 3 al 5 gennaio scorso all’interno della affascinante e coinvolgente sede riaperta al pubblico dopo decenni, dell’ex frantoio in via Verdi, all’angolo con via Garibaldi.

Tre comunità parrocchiali coinvolte, che hanno condiviso un percorso di fede e speranza, a chiusura delle festività natalizie, per trasmettere ai tantissimi visitatori un messaggio di pace ed un invito a seguire e a farsi illuminare nella propria vita e nelle proprie azioni quotidiane dalla luce della stella come fatto dai Re Magi, nel cammino verso il Bambinello Gesù. 

Davvero numeroso il pubblico che ha partecipato ad una iniziativa nuova e sicuramente positiva: le tre serate infatti hanno registrato un’ottima affluenza di bitontini, in fila per accedere al presepe ricreato in una splendida cornice che ha fatto da suggestivo contorno al messaggio e alla rappresentazione.

Una iniziativa decisamente positiva, nata dalla collaborazione di tre comunità parrocchiali che insieme hanno voluto portare alla cittadinanza tutta la propria idea del Natale e dell’Epifania. Feste troppo spesso scambiate come occasioni per dare sfoggio a consumismo e contenuti superficiali.


Condividi su:

torna indietro