Lattanzio, Patierno, mister Taurino e il fil rouge della passione neroverde

  • 28 dicembre 2019
  • Mario Sicolo

Un'antica leggenda orientale vuole che ognuno di noi nasca con un filo rosso, invisibile e indistruttibile, legato al mignolo che ci tiene legati con la forza dell'amore ad un'altra persona nel mondo. È il fil rouge dei cugini transalpini e che, per noi, bitonitini ha colore neroverde. Inequivocabilmente. E a dircelo a chiare lettere ci sono minuti epifanici. 

Domenica scorsa, il Bitonto sta schiantando senz'appello la Team Altamura e si laureerà Campione d’inverno nel girone H di serie D. Minuto 76. Sta per entrare il docente emerito in sportellate Silvio Merkaj da Valona. Esce Riccardo Lattanzio, il puntero tetragono e squassante che ha fatto sua la partita. Già, proprio lui, il ragazzone andriese che nelle gare d'inizio campionato si batteva come un leone ma non la metteva dentro. Contro gli altamurani, uno show culminato in un missile terra aria su incerta smanacciata di Guido. Mentre si avvia al cambio, il pubblico è tutto in piedi e gli tributa una sincera ovazione. Lui leva lo sguardo, sorride e applaude felice. 

Minuto 85, tocca al capocannoniere venir via dal prato. Nonostante la grandinata, Patierno era apparso incupito, rabbioso, inquieto. Eppure aveva trovato il modo di trafiggere l'estremo ospite e griffare il suo 14esimo centro stagionale. Si sfila la fascia di capitano e la avvolge al braccio di Turitto, l'Onny che aveva imperversato allegramente sulla fascia facendo ammattire i marcatori avversi. Kikko assicura la banda e lo abbraccia. C'è modo e modo di passare il simbolo del leader di una squadra e questo per noi è il più bello. 

E mica finisce qui.  

La conferenza stampa post sfida con la Team Altamura è appena terminata, quando mister Roberto Taurino richiama i cronisti e fa riaprire i taccuini affinché mettano per iscritto tutta la sua gratitudine per i bambini del Centro diurno «don Pino Puglisi», entusiasti tifosi sugli spalti del «Città degli Ulivi»: «Perché, con la loro gioia e nonostante mille difficoltà, sono degli esempi per noi, che dobbiamo fare di tutto per regalare loro solo sorrisi».


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