Quattro bitontini coinvolti in un’inchiesta

  • 24 maggio 2020
  • Redazione

Sono cominciati ieri i primi interrogatori di garanzia degli indagati nell’inchiesta che lo scorso 19 maggio ha portato agli arresti domiciliari del Procuratore della Repubblica di Taranto, Carlo Maria Capristo, e di altre quattro persone di Bitonto: un ispettore di Polizia a servizio di Capristo e tre imprenditori fratelli tra loro. Alla base dell’inchiesta ci sarebbe una storia di usura, probabilmente inventata, e la ferma presa di posizione – nonostante le pressioni - di un giovane magistrato in servizio presso la Procura della Repubblica di Trani, Silvia Curione, contro l’ipotesi di perseguire in sede penale la persona denunciata dai tre imprenditori, senza che (pare) ce ne fossero i presupposti. Una indagine durata un anno e che il 19 maggio scorso ha portato all’esecuzione di ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari per Capristo e per i quattro bitontini coinvolti. Secondo quanto si apprende l’interrogatorio di garanzia dell’ex procuratore di Trani, dovrebbe tenersi all’inizio della prossima settimana.


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