Scuole pugliesi ancora in Did. Genitori e docenti non ci stanno

  • 25 gennaio 2021
  • Carmen Toscano

Didattica digitale integrata garantita per tutte le scuole pugliesi di ogni ordine e grado fino al 6 febbraio. Lo ha stabilito l'ordinanza del governatore Michele Emiliano, nella quale viene espressamente ribadito che "agli studenti che hanno chiesto la didattica digitale integrata, non può essere imposta la didattica in presenza". La presenza, fino al 30 gennaio, è consentita solo alle scuole primarie e ai Centri provinciali per l'istruzione adulti, ma è facoltativa. Per le scuole superiori, invece, fino al 30 gennaio è disposta la did al 100% e solo dal 1 febbraio si potrà tornare con una presenza al 50%. 

Ancora una volta il governatore lascia ai genitori la possibilità di scegliere. Ed è proprio su questo fronte che sono emersi dei problemi da un sondaggio lanciato da Radio Doppio Zero con il quale si è voluto verificare con genitori, dolcenti e studenti la situazione delle scuole bitontine. 

Dalle 96 risposte raccolte, è emerso che molte famiglie, il 40,6%, hanno optato per la didattica a distanza. In alcuni istituti non ha funzionato al meglio, come a Palombaio, dove alcuni genitori hanno evidenziato che sono stati costretti a mandare i loro figli in presenza e che chi è in Dad molto spesso ha saltato le lezioni per problemi di connessione. 

A questo si aggiunge la marginalizzazione dei piccoli studenti in presenza perché, secondo i genitori, “non vengono seguiti adeguatamente dagli insegnanti occupati anche con i compagni a distanza”. 

Lo stesso problema è stato riscontrato anche a Bitonto e non solo da famiglie e bambini, ma anche dagli insegnanti. “Si immagini cosa comporta badare a chi è in presenza e chi dietro un pc. Non è semplice, siamo stanchi”, è il grido di aiuto che lanciano i docenti, condiviso da molti genitori divisi tra lavoro e il dover seguire i loro figli.

 “Fateci tornare -fa eco una studentessa-. Mi sento penalizzata nel mio lavoro e giù di morale, la dad non funziona: non è questa la vera scuola”. Forse è il caso di chiedersi, aggiungiamo noi, quali ripercussioni sociali e psicologiche avrà questa assenza forzata da scuola a causa della pandemia? Speriamo che il ritorno in presenza il 1 febbraio e l’arrivo del Team Sanitario Scolastico negli istituti sia preludio di un vero cambiamento.


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