Sospetta combine Picerno-Bitonto, fine indagini

  • 26 luglio 2020
  • Mario Sicolo

Dall'altare della promozione in serie C alla polvere di un probabile illecito sportivo, il passo per il Bitonto calcio si è fatto più breve di quel che si potesse immaginare. Soprattutto da quando la Procura della Figc ha comunicato la chiusura delle indagini circa la presunta combine di Picerno-Bitonto, partita disputata il 5 maggio (data manzoniana, appunto) del 2019. Secondo le carte federali, i «trenta denari» dell'accordo - e del tradimento al principio di lealtà che dovrebbe vigere sempre nelle competizioni sportive - sarebbero i 25 mila euro assicurati dalla formazione potentina alla squadra ospite - in particolare 6 giocatori e tre dirigenti - per il tramite di un bitontino allora tesserato per un altro club. Insomma, un pasticciaccio brutto che ha sprofondato nello sconcerto non meno che nella delusione i tifosi neroverdi. Che hanno trovato quanto meno strana la tempistica di comunicazione della Procura federale, si chiedono come sia mai possibile che, dopo quello che ha costruito, fra mille sacrifici e altrettante rinunce, una persona perbene come Francesco Rossiello possa vanificare tutto con una leggerezza del genere. Gli instancabili sostenitori dei leoncelli sono terrorizzati dalle pene che potranno essere inflitte a chi è rimasto coinvolto nella vicenda e si lamentano dei tanti “sciacalli” che nelle ultime ore stanno gironzolando sinistri intorno a questa situazione. Infine, si sbilanciano fino a paragonare questa storia torbida ad un nuovo «caso Tortora», specie se si considera che il patron sarebbe coinvolto per una cifra davvero risibile: sarebbe un’ingiustizia come quella colossale che colpì il noto presentatore Rai. Frattanto, il sodalizio ribadisce con fermezza la propria totale estraneità ai fatti, promette la giusta battaglia legale necessaria per ristabilire la verità. 

Ribadendo come l’operato sia stato sempre improntato sul rispetto e sulla condivisione dei valori di lealtà ed etica sportiva, annuncia il silenzio stampa in attesa che la giustizia penale e sportiva facciano il loro corso e tutto venga chiarito. Frattanto, il sindaco Michele Abbaticchio difende i colori neroverdi senza se e senza ma.

La prima udienza è prevista a Roma il 3 agosto prossimo, giorno in cui gli imputati potranno presentare la loro memoria difensiva.


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