Terrone. Il bomber gentiluomo del Bitonto

  • 19 luglio 2020
  • Danilo Cappiello

E alla fine ci pensa Nando.

No. Non è il titolo di una chissà quale commedia americana. Per carità, potrebbe anche esserlo. 

Più semplicemente, è la constatazione di quanto accaduto per ben sei anni all’ombra del “Città degli Ulivi”

Scritto fra le pagine ingiallite di qualche almanacco o digitato su qualche moderno portale internet, in molti leggeranno i suoi numeri, il suo nome e poi si chiederanno «Ma chi era davvero Nando Terrone?»

Partiamo dal principio. Coi suoi 79 goal all’attivo, Terrone è uno dei migliori marcatori di sempre della storia del Bitonto. 

Ma non è tutto qui. Nando è molto, molto di più. 

E’ un ragazzo silenzioso, educato, rispettoso, ma allo stesso tempo un autentico uomo spogliatoio.

Il suo sorriso e la sua simpatia infatti, sono stati la cura migliore per uscire fuori da momenti di difficoltà occorsi durante le varie stagioni calcistiche.

E non parliamo di battute messe lì’ a casaccio, parliamo di roba da far morire dal ridere. 

Ma, battute o scherzi a parte, Nando era anche infinite sponde per i compagni, una corsa in profondità verso la bandierina per ricevere il pallone e tenere su alta la squadra, un leone solo a combattere contro quattro difensori avversari, ed un’infinità di minuti giocati di spalle alla porta per tenere il risultato.

Quella stessa porta su cui, una volta voltato il proprio sguardo ed il proprio corpo verso di lei, Nando ha saputo dipingere i suoi capolavori migliori.

A marcature da numero nove puro e dunque da rapace d’area di rigore, Terrone ha saputo alternare goal fantascientifici che ancora lasciano a bocca aperta chi non può fare a meno di andarseli a riguardare.

E poi la sua immancabile esultanza alla Luca Toni: mano all’orecchio e corsa verso la tribuna per lasciare andare una dedica ogni volta diversa, ma ogni volta speciale, per far capire davvero chi era Nando Terrone. 

Bhe, Nando è tutto li: una persona semplice, un ragazzo esemplare, un bomber di razza, ed uno dei migliori marcatori di sempre nella storia del Bitonto.


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