Un torneo di calcio a 7 dal cuore grande

  • 17 novembre 2020
  • Mario Sicolo

Il calcio è la metafora più fedele della vita, copyright condiviso fra il filosofo Jean Paul Sartre e lo scrittore poeta Vladimiro Caminiti, che comunque prediligo. Insomma, dentro quella sfera di cuoio, che rotola imperscrutabile, vi è una sorte atroce e bellissima. Proprio come l'esistenza di ognuno di noi. Ora, da decenni, la nostra città si può definire la capitale della versione in miniatura di questo sport universale, in tutte le sue versioni. Non è un caso che il Futsal, maschile e femminile, proprio qui abbia raggiunto vette eccelse, ma non è di questo che qui su tratta. Quello a 7, poi, si traduce in pugne memorabili e campionati straordinari. E dunque è di un torneo amatoriale giunto ormai alla sua sesta edizione, L'OVER-30 "LILÒ" che vogliamo parlarvi. Cos'ha di straordinario, oltre all'elevato valore calcistico dei pedatori protagonisti nonostante l'anagrafe, questa manifestazione ideata e realizzata dall'istituzione Lino Giampalmo e dal magnanimo prof. Giuseppe Urbano? È presto spiegato. Che con la collaborazione di alcune realtà operanti sul territorio come la Fidas e alcune imprese generose anzichenò, ha nobilitato l'aggettivo amatoriale secondo l'etimo più lucente.

Sì, questa kermesse andata in scena nello splendido teatro del Bellsvista Soccer (anche il grande Antonio ha contribuito, tra l'altro) ha tradotto in concreto l'amore inteso come filantropia nel senso più alto del termine ed ha trasformato quote di iscrizione e offerte varie in una montagna di indumenti, viveri e generi di prima necessità, oltre che di danari, destinati a migliorare le giornate dei più bisognosi.

Insomma, sono prestigiatori della beneficenza i bitontini che per diletto continuano a tirare calci ad un pallone a forma di cuore...


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