Via libera a Imu e Tari. E Castellano lascia "Italia in comune"

  • 26 luglio 2020
  • Michele Cotugno Depalma

La notizia più importante del Consiglio comunale di giovedì non è affatto il disco verde alla manovra economica 2020, e quindi Iuc, Tari, Imu e al Bilancio consuntivo 2019, ma che la maggioranza, un giorno sì e l’altro pure, continua a regalare sorprese e scossoni. Talmente tanti che si fa fatica a contarle tutte. L’ultimo “malpancista” è Pasquale Castellano, che ha deciso di tornare al passato. Non più “Italia in comune” – partito del primo cittadino, of course –, ma di nuovo “Progetto comune-Viviamo la città”, di cui era capogruppo. 

Ma Castellano a parte – il giovane consigliere ha ricordato un altro giovanissimo che però non c’è più, Michele Perrini – non sono mancate, durante tutta l’assise, diversità di vedute tra i consiglieri e gli assessori, Domenico Nacci in primis, sui provvedimenti da licenziare. E l’opposizione, ovviamente, ha stigmatizzato questi comportamenti, denunciando a più riprese una politica – a loro dire – diventata un ufficio di collocamento. 

Il resto della seduta ha ben poco da raccontare. Se non il via libera, appunto, ai regolamenti della Imposta unica comunale, sull’Imu e sulla Tari, che avrà come scadenze il 10 ottobre, 10 novembre, 10 dicembre, e ben del 25 per cento più bassa per tutte quelle attività bloccate dal Covid 19.


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